..11 Febbraio 2009..
La storia che più mi ha appassionata, è stata quella di Cabral, rivoluzionario che aveva solo un desiderio..La liberazione della Guinea..
Amilcar Lopes Cabral non è stato soltanto il principale artefice dell'indipendenza della Guinea-Bissau e delle isole di Capo Verde, ma anche uno dei più importanti ideologi e politici dell'intero processo di decolonnizzazione africano. Nasce nel 1924 da genitori capoverdiani nella Guinea allora nota come Guinea portoghese; studia a Lisbona e ritorna in Guinea nel 1952. E' in questi anni che matura il suo dissenso nei confronti del regime portoghese. Dopo un periodo in Angola, nel 1956, torna in patria per fondare un partito clandestino, il PAIGC (Partito africano per l' indipendenza della Guinea e Capo Verde); successivamente crea il FLGCV (Fronte per la Liberazione della Guinea e del Capo Verde), aperto a tutti i partiti politici, che stabilisce come obiettivo l'immediata conquista dell'indipendenza e che dà vita ad un vero e proprio conflitto con il regime portoghese. Cabral muore nel 1973, assassinato da un membro del PAIGC a Conakry, nello stesso anno in cui la Guinea portoghese diventa indipendente come Guinea Bissau. E' stato ucciso quando ormai stava per raggiungere l'obiettivo di tutta la vita: la fine del colonialismo portoghese, la conquista dell'indipendenza di Guinea e Capo Verde.
Nel 1972 un giornalista italiano, viene mandato ad intervistare Cabral..
Nel mezzo dell'intervista il giornalista si accende una sigaretta e successivamente butta l'accendino usa-e-getta per terra.Nel 1972 un giornalista italiano, viene mandato ad intervistare Cabral..
Cabral si china e arrabbiato lo raccoglie.
-Perché lo butti a terra? Dovresti essere più civile, venendo tu dall'Occidente. Qua dentro- indicando l'accendino- c'è tecnologia. Non buttarla a terra.. Non essere incivile.-*..La grandezza di un uomo si riconosce dai suoi piccoli gesti..*
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