sabato 7 febbraio 2009

Riciclare la plastica in Africa




Pubblicato: lunedì 08 dicembre 2008 da Roberto Bosio in: Inquinamento Associazioni Eventi Internazionale Africa

Le protagoniste di questa storia sono un gruppo di donne del Burkina Faso. In questo paese, come nel resto dell’Africa, la maggior parte della popolazione è povera - in Burkina più del 70% degli abitanti vive con meno di 2 dollari al giorno - , e centinaia di migliaia di persone emigrano dalla campagna verso la città - in particolare la capitale - per cercare un lavoro. Un problema in più per municipalità che hanno pochi mezzi economici e tecnici.
Nella capitale del Burkina - Ouagadogou -, come in tutte le città africane, sta esplodendo poi il consumo di oggetti in plastica, perché costano meno di quelli in metallo e in legno. Oggetti che molto spesso finiscono nell’ambiente: i sacchetti, ad esempio, invadono i campi coltivati più vicini alla città, riducendo la produttività dei suoli e mettendo in pericolo la salute delle persone.
Per porre un freno a questa situazione, il comune di Ouagadogou ha formato la Brigade Verte, un’associazione composta da più di 1.700 donne che due volte la settimana setaccia le vie della città alla ricerca dei rifiuti plastici. Appartengono alle classi più povere e disagiate, e tra loro ne sono state scelte trenta per lavorare in un centro di riciclaggio, aperto grazie all’intervento di una ONG italiana, la LVIA, insieme alle città di Ouagadougou e Torino, ed alla regione Piemonte.
L’idea del centro è stato un successo, perché ogni mese ricicla 4 tonnellate di rifiuti di plastica, utilizzati per produrre nuovi oggetti utili.

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